La notizia politica di oggi è che
Beppe Grillo invita i cinquestelle a votare
on line sul posizionamento del movimento in Europa. E pone nette quanto
inattese ai più tre alternative:
a) restare nel gruppo dell’ EFDD all’Europarlamento ( dove i cinquestelle
si trovano, ad oggi, unitamente all’Ukip di
Farage)
b) congiungersi all’Alliance
of Liberals and Democrats of Europe in sigla,ALDE
c) andare nel GRUPPO MISTO.
Vi risparmieremo i moralismi e le facili giaculatorie sui posizionamenti
in Europa dei cinque stelle; ciò che vorremmo qui analizzare è il quadro delle
cosiddette “famiglie politiche” nel caso che i militanti cinque stelle scegliessero
l’opzione ALDE.
I cambiamenti negli equilibri di forza interni alle “famiglie” politiche
europee sarebbero in parte mutati e, in ogni caso, riconsacrerebbero come ha
tenuto a dichiarare lo stesso Grillo i “liberali” come “la terza forza politica
al Parlamento europeo“.
Tutto ciò finirebbe per creare se possibile una ancor maggiore confusione
in seno al Parlamento europeo. A nessuno sfugge e meno che meno a noi che il
PES, il Partito del Socialismo Europeo, da tempo ha occupato il “campo” del
liberalismo e anzi si è spinto oltre assumendo la rappresentanza del
neoliberismo tout court.
Il ritorno sulla scena dei “liberali” con l’afflusso dell’ampio “plotone”
dei cinquestelle verrebbe a porre una serie di questioni politiche non
indifferenti all’interno dei paludati equilibri parlamentari e politici
europei. Vedremo cosa i militanti dei cinque stelle sceglieranno, resta per noi
socialisti autonomi e di sinistra di Risorgimento Socialista la necessità di riflettere ancor più
prontamente su come sia possibile restituire rappresentanza al socialismo in
Europa sia nel perimetro UE che no.
Da tempo sosteniamo di concerto a settori del socialismo spagnolo che sia
tempo di separare i destini del socialismo organizzato, militante da quelli
delle pattuglie parlamentari che hanno conquistato il PES trasformandolo in una
ridotta di quel fallimentare “socialismo blairiano” sconfitto dalla storia e
rifiutato dai socialisti, con i testa quelli del Regno Unito.
La nostra proposta è di creare una nuova rappresentanza per il Socialismo
in Europa che il compagno Cannizzaro a mo’ di sintesi ha definito EUROSOCIALISMO.
Sarebbe tempo anche a seguito del rimescolamento provocato dalla proposta
grillina e dal successivo esito che il loro voto interno provocherà che anche
le sinistre socialiste ed i socialisti
liberi dall’ipoteca del blairismo, pensassero a coordinarsi, organizzarsi dato
che le nostre analisi, le nostre posizioni, lo scriviamo con piena onestà
intellettuale, non trovano piena rispondenza, ad oggi, né nel PES né in quella
di quell’ altra famiglia politica europea che è l’EUROPEAN LEFT.
In attesa che Grillo faccia la sua mossa, sarebbe bene che noi socialisti
pensassimo ad una comune posizione per l’Europa libera dalle ipoteche
neoliberiste in cui si dibatte il PES.
LIBORIO SCIACCA
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