Si è svolta, ieri, a
Galati Mamertino, sul versante messinese dei Nebrodi, la manifestazione di premiazione della seconda
edizione del Premio antimafia “Francesca Serio”.
Il premio organizzato
dal Circolo Socialista Nebroideo Indipendente “Italo Carcione” in
collaborazione con l’Istituto di Cultura Politica per la Questione Siciliana –
xQS e l’Associazione
Nazionale Amici di Attilio Manca e con il patrocinio del Comune di Galati
Mamertino ha visto la partecipazione attenta di un pubblico
numeroso e partecipe che ha ben compreso il valore di un premio antimafia al
femminile, intitolato tutt’altro che casualmente alla memoria della socialista
siciliana e galatese , Francesca Serio.
Dopo una breve, ben
calibrata introduzione e contestualizzazione dello scrittore prof. Luciano Armeli
Iapichino si è avuto un momento musicale e recitativo legato al ricordo di
Francesca Serio, sfortunata quanto coriacea,
figlia di Galati Mamertino che ha visto la partecipazione di Antonino Vicario e
di Salvatore Franchina e di Sebastiano Montagna.
Sono, poi, seguiti i saluti del Sindaco , Bruno Natale e
del Presidente del Consiglio comunale, Gaetano Emanuele. Ha quindi preso la
parola il prof. Alfonso Fratacci che per conto del Circolo organizzatore ha
contornato con vivido tratto il quadro storico e politico in cui maturò la
vicenda umana e politica di Francesca Serio e del figlio martire dela mafia,
Salvatore Carnevale alla cui memoria è dedicato il premio.
E’ stato poi merito del prof.
Luciano Armeli Iapichino introdurre Valeria Grasso, madrina della
manifestazione che con vividi e commoventi parole ha presentato all’uditorio la
figura, l’opera e lo spessore della premiata, l’On. Sonia Alfano spiegando ai
presenti in modo tutt’altro che retorico anche la propria vicenda che l’ha
portata a Palermo a contrapporsi alle richieste estortive di un noto clan
mafioso cittadino.
E’ intervenuto poi il
prof. Fabio Cannizzaro che ha spiegato ai presenti il perché i socialisti del Circolo “Italo
Carcione” hanno voluto prima un premio
al femminile e poi lo hanno conferito, quest’anno, a Sonia Alfano.
Ha preso quindi la
parola lo scrittore e giornalista , Luciano Mirone che ha affascinato l’uditorio
parlando sia sullo stato attuale dell’impegno antimafia sia ricostruendo puntualmente
la vicenda dell’assassinio di Beppe Alfano e di come la figlia Sonia abbia
iniziato la sua coraggiosa, inflessibile opera di contrasto ai responsabili mafiosi
nonché all’area di contiguità intorno ad essi.
Il prof. Armeli
Iapichino ha quindi ceduto la parola all’On. Sonia Alfano che ha compiuto
una accorata quanto coerente ricostruzione sia degli eventi che portarono all’assassinio
del padre Beppe sia del contesto politico e criminale che è stato alla base di
questo assassinio, riflettendo altresì sullo stesso stato attuale della lotta
al fenomeno mafioso.
Dopo questa serie di
interessanti contributi si è svolta la premiazione vera e propria con il
conferimento di una pergamena all’On. Sonia Alfano . A premiarla in qualità di
“madrina” dell'iniziativa Valeria
Grasso, testimone di giustizia , a sua volta ulteriore
esempio di donna di tempra e di tenace concetto che ha voluto e saputo
ribellarsi alla mafia, cui è stata donata a sua volta una targa di
ringraziamento.
L’appuntamento resta inteso per l’anno
prossimo, sempre a Galati Mamertino, per la terza edizione di questo
premio antimafia al femminile, che anno per anno, si sta caratterizzando per
essere un’occasione unica di riflessione e confronto sui fenomeni mafiosi sui
Nebrodi e nell’intero comprensorio messinese.
Franco
Nizza